[kap](Il governo provvisorio di Friburgo)Nelle condizioni imposte dall'Imperatore alla Confederazione Elvetica vi era anche l'insediamento di un governo provvisorio con il compito di amministrare gli affari e gli interessi elvetici, fino a quando non saranno spazzate via le ultime sacche di resistenza dei briganti.
Un recente articolo francese "Embuscades dans les Alpes" oltre a diversi errori che vanno segnalati, come presentare Gandalf il Bianco come attuale Doge di Genova e Carmenca come Ciambellano di Milano (non lo sono più da tempo), parlava di guerra assimetrica, imboscate ai rifornimenti imperiali, boicottaggio del governo centrale invitando i cittadini a non lavorare nelle miniere, a lavorare nei propri campi, a non assumere, boicottare le imposte sulle taverne, etc.
In Italia sono giunte finora poche notizie su queste vicende e quasi nessuna ufficiale, ma la chiusura delle frontiere milanesi e genovesi verso la Savoia, una segnalazione del governo milanese su un azione militare che aveva recuperato parte del bottino, la messa fuori legge del MAI (movimento anti imperialista) fa pensare che qualcosa stia accadendo sul serio.
Chiediamo al capo del governo provvisorio svizzero, il Marchese Margab, come stanno andando realmente le cose nelle terre elvetiche.
D: Buongiorno Marchese, penso che non servano le presentazioni. La prime domande sono ovvie: cosa ci fate Voi a capo del governo svizzero, quale ruolo avete nell'organigramma imperiale ed il vostro attuale ruolo è frutto del caso o di un piano ben preciso?
R: Io e i Semper Fidelis siamo arrivati in Svizzera chiamati da Sua Maestà, dopo essere diventato sindaco di Ginevra prima e Friburgo poi, ho preso il controllo del Consiglio sostituendo quello provvisorio precedente.
In questo momento sono un Generale Imperiale e si, il mio ruolo attuale è frutto di un piano ben preciso e stabilito.
Io inoltre sono stato incaricato da Sua Maestà di guidare la difesa e la messa in sicurezza dei territori elvetici.
D: Nell'attuale governo provvisorio vi sono moltissimi genovesi, a guardare i nomi parrebbe di vedere un governo genovese al completo, persone molto esperte ma non sarebbe stato meglio ripartire i membri tra i vari Stati partecipanti alla conquista di Friburgo?
R: Questo non è possibile, il Consiglio viene scelto tra i membri dello stesso Esercito, in ogni caso in Svizzera per la prima volta abbiamo potuto vedere armate e soldati provenienti da quasi ogni parte dell'Impero, una vera dimostrazione di coesione e unità d'intenti.
D: In calce all'articolo abbiamo parlato di azioni di disturbo verso le truppe imperiali in Svizzera ed il governo che voi guidate, è vero tutto questo? Ritenete che siano pochi o tanti gli svizzeri che partecipano a queste azioni? quali sono queste azioni? Stanno avendo successo? Che misure avete preso?
R: Nessuno qui ha mai pensato che la guerra fosse finita, mantenere il controllo dei territori conquistati è forse più difficile che conquistarli, eravamo preparati ad affrontare le situazioni più disparate anzi personalmente credevo che avremmo assistito ad azioni più pressanti, invece abbiamo assistito a qualche raro episodio di brigantaggio niente di particolarmente eclatante tranne che negli immediati primi due giorni.
Sono state prese naturalmente alcune misure.
D: Il governo provvisorio dovrebbe essere limitato nel tempo. Prevedete già la data della vostra partenza? pensate che vi sarà un avvicendamento?
R: Non posso rispondere, naturalmente.
Tutto viene deciso nel Consiglio di Guerra con la supervisione dell'Imperatore che ha naturalmente l'ultima parola.
Devo dire che Sua Maestà si fida ciecamente dei pareri dei suoi Generali e Consiglieri.
D:Nel Decreto imperiale si parlava di cittadini svizzeri che avrebbero dovuto lavorare con il governo provvisorio prima del passaggio di consegne. E' già iniziata questa collaborazione e sarete voi a gestire il governo provvisorio fino al completo passaggio di consegne?
R: Io sono un soldato, non seguo la politica, posso solo dire che alcuni Svizzeri stanno aiutando le operazioni garantendo cibo e collaborazione.
Naturalmente questa delicata parte delle operazioni è seguita dall'efficiente staff diplomatico del Consiglio Imperiale.
La Confederazione Elvetica era diventata il punto di ritrovo e fuga di bande di eretici, briganti e di gruppi pericolosi. questo non piaceva a tutti, alcuni svizzeri temevano che prima o poi vi sarebbe stata la reazione dell'Impero, il futuro della Confederazione è in mano loro, sono loro che dovranno isolare chi pensava di vivere assaltando, prevaricando e derubando.
D: una paio di domande un po' cattive: qualcuno pensa che la guerra contro il Regno di Francia non sia stata un successo e la guerra contro gli svizzeri sia stata in un certo modo un ripiego, cosa ne pensate? qualcuno pensa che sarebbe stato più semplice o giusto concedere alla Confederazione Elvetica l'indipendenza come venne fatto con la Provenza, cosa ne pensate?
R: A dire il vero la guerra tra Impero e Regno di Francia non è mai nemmeno iniziata quindi nessun successo ma anche nessun insuccesso.
Questa guerra non è una guerra di ripiego.
Attenzione, questa guerra non nasce per indipendenza si o no, questa guerra nasce in seguito a continui assalti e rapine, questa guerra nasce in reazione a ripetuti episodi di pirateria, la guerra nasce perché il governo elvetico continuava a dare asilo e protezione a ribelli e briganti.
Dopo numerosi ultimatum l'Imperatore non poteva che intervenire in protezione dei territori dei suoi vassalli martoriati da questi assalti e da questi continui episodi di violenza.
Aggiungo una cosa forse sottovalutata,questa guerra segna una data forse storica, forse per la prima volta abbiamo visto schierati soldati provenienti da ogni angolo dell'Impero e scusate non è davvero poco senza sottovalutare che soldati italici fino a ieri antagonisti o rivali si ritrovano qui a combattere fianco a fianco, magari non amici ma comunque fianco a fianco.
Questa guerra forse segna come mai prima d'ora unità e compattezza tra anime tanto diverse, oggi forse possiamo per la prima volta dire che esiste un Impero forte, coeso e organizzato.
- Psychoanalytix per la Kap
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- Traduction:
Dans les conditions imposées par l'empereur à la Confédération Helvétique il y avait aussi l'installation d'un gouvernement provisoire avec le devoir d'administrer les affaires et les intérêts helvétiques, jusqu'à ce que les derniières poches de résistance des brigands ne seront pas balayées ailleurs.
Un article récent français "Embuscades dans les Alpes" au-delà des différentes erreurs qui doivent être signalées, comme présenter Gandalf le Blanc comme actuel Doge de Gênes et Carmenca comme Chambellan de Milan, qui ne le sont plus depuis quelque temps, il parlait de guerre asymétrique, embuscades aux ravitaillements impériaux, boycottage du gouvernement central qui en invite les citoyens à ne pas travailler dans les mines, à travailler dans leurs propres champs, à ne pas assumer, boycotter les impôts sur les tavernes, etc.
En Italie peu de nouvelles sont jusqu'à présent parues sur ces événements et presque aucune officielle, mais la fermeture des frontières milanaises et génoises vers la Savoie, une communication du gouvernement milanais sur une action militaire qui avait récupéré une partie du butin, la mise hors la loi du mouvement anti impérialiste font penser que quelque chose de sérieux se prépare.
Nous demandons au chef du gouvernement provisoire suisse, le Marquis Margab, comment les choses se passent réellement dans les terres helvétiques.
- Bonjour Marquis, je pense qu'il est inutile de faire les présentations. Les premières questions sont évidentes: que faites-vous à la tête du gouvernement suisse, quel rôle avez vous dans l'organigramme impérial et votre rôle actuel est-il le fruit du hasard ou d'un plan bien précis?
- Nous, Semper Fidelis , sommes arrivés en Suisse sur appel de Sa Majesté. Après avoir été maire de Genève, puis de Fribourg, j'ai pris le contrôle du Conseil en remplaçant le précédent provisoire.
En ce moment je suis Général Impérial et oui, mon rôle actuel est le fruit d'un plan bien précis et établi.
J'ai en outre été chargé par Sa Majesté de guider la défense et la sécurité des territoires helvétiques.
- Dans le gouvernement provisoire actuel il y a beaucoup de Génois, à regarder les noms il semblerait y voir un gouvernement génois au complet, gens très experts mais est-ce qu'il n'aurait pas mieux valu répartir les membres entre les différents États participant à la conquête de Fribourg?
- Cela n'est pas possible, le Conseil est choisi entre les membres de la même Armée. En tout cas en Suisse, pour la première fois nous avons pu voir armées et soldats provenant de presque chaque partie de l'empire, une vraie démonstration de cohésion et unité de buts.
- En bas de page de l'article, on a parlé d'actions, de troubles envers les troupes impériales en Suisse et le gouvernement que vous guidez, est-ce que tout ceci est vrai? Vous croyez que les Suisses qui participent à ces actions soient nombreux ou pas? quelles sont ces actions? Ont-ils du succès? Quelles mesures avez-vous prises?
- Personne n'a jamais pensé ici que la guerre fût finie, maintenir le contrôle des territoires conquis est peut-être plus difficile que les conquérir, nous étions préparés à affronter les situations les plus disparates. Mieux, je croyais personnellement que nous aurions assisté à des actions plus pressantes, nous avons par contre assisté à quelques rares épisodes de brigandage, rien de particulièrement excitant, hormis les deux premiers jours.
Quelques mesures ont naturellement été prises.
- Le gouvernement provisoire devrait être été limité dans le temps. Est-ce que vous prévoyez déjà la date de votre départ? vous pensez qu'il y aura une alternance?
- Je ne peux pas répondre, naturellement.
Tout est décidé au Conseil de Guerre avec la supervision de l'empereur qui a le dernier mot naturellement.
Je dois dire que Sa Majesté se fie aveuglément aux avis de ses Généraux et Conseillers.
- Dans le Décret impérial il était mentionné que des citoyens Suisses auraient dû travailler avec le gouvernement provisoire au premier passage de relais. Cette collaboration est-elle déjà commencée et serez vous amené à gérer le gouvernement provisoire jusqu'au complet passage de relais?
- Je suis un soldat, je ne suis pas la politique, je peux dire seulement que quelques Suisses sont en train d'aider les opérations en garantissant nourriture et collaboration.
Cette partie délicate des opérations est suivie du staff diplomatique efficace du Conseil Impérial naturellement.
La Confédération Helvétique était devenue le point de rencontre et fuite de bandes d'hérétiques, brigands et de groupes dangereux. cela ne plaisait pas à tous, quelques Suisses craignaient qu'il aurait eu tôt ou tard la réaction de l'empire, l'avenir de la Confédération est dans leurs mains, ils sont conscients qu'ils devront isoler ceux qui pensaient vivre en prenant d'assaut, abusant de leur pouvoir et volant.
- Quelques questions un peu méchantes : certains pensent que la guerre contre le Royaume de France n'a pas été un franc succès et que la guerre contre les Suisses était, d'une certaine manière, un pis-aller. Qu'en pensez-vous ?
N'aurait-il pas été plus simple, ou plus juste, d'accorder à la Confédération Helvétique l'indépendance comme cela fut fait avec le Provence, qu'en pensez-vous?
- À vrai dire la guerre entre Empire et Royaume de la France n'a jamais commencé non plus donc aucun succès mais aussi aucune défaite.
Cette guerre n'est pas une guerre de pis-aller.
Attention, cette guerre n'est pas née pour l'indépendance ou pas, cette guerre est née à la suite d'assauts continus et vols, cette guerre est née en réaction aux épisodes répétés de piraterie, la guerre est née parce que le gouvernement helvétique continuait à donner asile et protection à rebelles et brigands.
Après de nombreux ultimatums l'empereur ne pouvait qu'intervenir en protection des territoires de ses vassaux tourmentés par ces assauts et ces épisodes continus de violence.
J'ajoute une chose peut-être sous-estimée : cette guerre marque une date peut-être historique, peut-être pour la première fois nous avons vu rassemblés soldats provenant de chaque coin de l'empire et, vous m'excusez, on ne doit pas ignorer que des soldats italiques, jusqu'à hier opposés ou rivaux, se retrouvent ici à combattre côte à côte, peut-être pas amis mais de toute façon côte à côte.
Cette guerre marque peut-être la première heure d'une unité et d'une cohésion entre âmes très différentes, aujourd'hui nous pouvons, pour la première fois peut-être, dire qu'un Empire fort existe, cohérent et organisé.